Analisi: Stato Del Mercato Del Vino A Metà 2022

Status A Metà 2022

La prima metà del 2022 è passata, motivo per cui è opportuno fare il punto della situazione. In un momento in cui i mercati finanziari hanno subito grandi fluttuazioni il futuro è quindi un po' più imprevedibile del solito. L'indice S&P 500 è sceso di oltre il 20% dall'inizio del 2022 e ora siamo ufficialmente nel primo mercato al ribasso dal 2020.

La borsa del vino inglese Liv-ex riporta il contrario per quanto concerne gli indici del vino: l'indice Fine Wine 1000 è aumentato del 10% da inizio anno e gli investimenti in vino sono in aumento. A RareWine Invest, siamo felici che gli investimenti in vino stiano andando bene, ma allo stesso tempo non vogliamo aiutare a creare una bolla. Questo è il motivo per cui ora facciamo il punto della situazione e ci poniamo le domande che dovrebbero essere prese in analisi.

Detto questo, le basi per gli investimenti in vino restano invariate: investimento a lungo termine e stabilità.

Guardando Indietro Al Mercato Del Vino Nel 2021

Il 2021 è stato un anno insolitamente buono per gli investitori in vino - in effetti, è stato un buon anno per la stragrande maggioranza di tutte le forme di investimento. Quando le cose vanno bene nei mercati tradizionali, il mercato del vino in genere segue la tendenza, come nel 2021 con rese medie di quasi il 20% presso RareWine Invest. A ciò si aggiunga il fatto che lo Champagne ha dato un rendimento di quasi il 40%.

Ora la prima metà del 2022 è passata, c'è la guerra in Ucraina, gli approvvigionamenti sono sotto pressione e l'inflazione è ad un livello mai visto dal 1980. C'è, naturalmente, incertezza nei mercati finanziari, ma questo non ha ancora avuto un impatto sul mercato del vino, secondo l'indice Fine Wine 1000, che è aumentato del 10% in sei mesi.

Molti attori all'interno del business dipingono quindi un quadro roseo del mercato del vino. Può essere facilmente difeso, ma noi di RareWine Invest vogliamo contribuire a sfumare questa immagine.

Due delle premesse fondamentali per gli investimenti nel settore vitivinicolo sono la stabilità e un orizzonte lungo, e questo è ovviamente ancora fondamentale oggi. Quindi, anche se ci sono stati alcuni anni straordinariamente buoni nel breve periodo, ci aspettiamo che ne derivino condizioni più normalizzate per il resto dell'anno.

Aspettative Per Il 2022 - Quali Sono Le Condizioni Normali?

A RareWine Invest, ci aspettiamo che il resto del 2022 sia un cosiddetto non-evento, in cui il mercato si stabilizza. Gli elevati aumenti di prezzo a cui il mondo ha assistito nel 2021 non sono la nuova normalità, e ci si aspetta addirittura che sperimenteremo ancora una volta singoli vini che potranno diminuire leggermente di valore, data la situazione mondiale.

Quando si verificheranno condizioni normalizzate, ci sarà l’opportunità per avvicinarsi ad alcuni dei vini che molti acquirenti non hanno potuto ottenere l'anno scorso a causa della domanda estrema. Le condizioni normalizzate sembrano ovviamente noiose se paragonate agli anni da record, ma i prossimi sei mesi potrebbero ricordare molto il 2019, che è stato la conseguenza dell'anno record 2018. Anche il 2019 è stato un po’ noioso, coloro che hanno comprato allora sono tra quelli che sorridono di più oggi.

Scenario Peggiore

In questo momento, il mondo è incerto, e se una nuova crisi finanziaria come quella del 2008 diventasse realtà, potrebbe ovviamente influenzare il mercato del vino. Storicamente, tuttavia, il vino è uno dei beni più forti in tempi di crisi. Negli anni successivi al 2008, il vino ha perso solo una piccola percentuale rispetto al mercato azionario, e anche il vino è tornato allo stesso livello dopo un solo anno.

Con l'attuale panoramica del mondo in mente, è quindi prevedibile vedere aumenti più piccoli e stabili con fluttuazioni minime, che caratterizzano anche il periodo normale. Tuttavia, sarebbe ingenuo presumere che il vino esca completamente illeso se un crollo come con Lehmann Brothers nel 2008 si dovesse verificare.

Panoramica Delle Cinque Aree Di Investimento Nel Settore Vitivinicolo

A RareWine Invest operiamo con cinque principali aree di investimento: Borgogna, Champagne, Italia, Resto del Mondo e Bordeaux. Le prospettive future attese per ciascuna di queste aree sono spiegate di seguito.

 

Borgogna

Si prevede che stabilità e piccoli aumenti dei prezzi caratterizzeranno la Borgogna nel prossimo futuro. Ciò può significare che ci sono interessanti opportunità di acquisizione per coloro che hanno i fondi per farlo. La situazione mondiale indica che il numero di acquirenti per i migliori vini sarà inferiore. E questo significa che ci sarà l'opportunità di aggiudicarsi alcuni dei vini più ambiti della Borgogna.

Gli investitori in Borgogna negli ultimi anni sono stati favoriti da annate scarse in quantità e qualità eccezionalmente alta, che ha spinto verso l'alto i prezzi. E sebbene la Borgogna sia storicamente sempre stata forte, il 2021 e l'inizio del 2022 sono stati insolitamente buoni. Tuttavia, la tendenza rimane che le quantità siano sempre più piccole, mentre la qualità nella prospettiva generale è in aumento.

 

Champagne

Lo champagne è spesso indicato come la risposta del vino ai titoli di stato, ma sulla scia del Covid e delle catene di approvvigionamento sotto pressione, lo Champagne ha visto alcuni aumenti estremi dei prezzi. Alcuni anni fa, noi di RareWine Invest abbiamo pubblicato un'analisi che ha sottolineato come i prezzi dello champagne sarebbero aumentati, poiché il prezzo non era aumentato tanto quanto il prezzo dell'uva e dei terreni agricoli in Champagne.

Lo champagne è ancora una delle categorie più ambite ma non ci aspettiamo di vedere grandi fluttuazioni nel prossimo futuro. Al contrario, ci possono essere buone opportunità di ottenere alcune posizioni a causa del mercato favorevole per Champagne. E anche se la crisi colpirà, ci aspettiamo che si apprezzerà l'esposizione allo champagne. Nel lungo termine, nulla è cambiato: abbiamo ancora aspettative molto alte per la categoria champagne.

 

Italia

A RareWine Invest, sosteniamo da tempo che i vini italiani stiano facendo grandi progressi negli ultimi anni, sia in termini di qualità che di investimenti. Inoltre, crediamo ancora che i vini italiani siano troppo economici se paragonati alla loro qualità. Non sono previsti importanti aumenti di prezzo nel prossimo futuro, motivo per cui i vini italiani sono l'esempio di un classico investimento nel vino. I vini italiani in particolare hanno un potenziale a lungo termine. Nel 2019, quando tutto il resto si è fermato sul mercato del vino, secondo Liv-ex, è stato il sottoindice italiano, Italia 100, a ottenere i risultati migliori. Una tendenza che abbiamo visto anche nei nostri dati.

 

Resto Del Mondo

Non c'è molto di nuovo sotto il sole con la categoria resto del mondo, che comprende principalmente vini americani, qualche produttore in Rodano, così come whisky scozzese e giapponese. Come in Italia, domina il potenziale a lungo termine, mentre il breve termine dovrebbe essere caratterizzato da non-eventi senza grandi fluttuazioni. Quindi, tutto è come prima per questa categoria - che si tratti di whisky o vino.

 

Bordeaux

Sebbene Bordeaux sia la categoria che meno presente nei nostri consigli, è una zona favorita da vini sorprendenti. Tuttavia, la fascia di prezzo per i vini di Bordeaux non è particolarmente adatta per gli investimenti. In realtà, quindi, pochissimi casi di investimento saranno rilevanti nei prossimi sei mesi. Se hai già Bordeaux nel tuo portafoglio, puoi sederti comodamente. Le basi per un investimento in bordeaux sono invariate - ci vuole tempo.

Se come cliente hai domande sul tuo portafoglio puoi, come sempre, contattare direttamente il tuo gestore di portafoglio. 

Se invece non stai ancora investendo in vino e stai pensando di iniziare, puoi contattarci tramite il modulo qui sotto.